La nostra storia, correva l’anno 2014

DIARIO DI BORDO – MESE DI AGOSTO

by breeze

Finalmente si ricomincia!

Anche se non abbiamo mai smesso, ad agosto abbiamo mantenuto i tre allenamenti settimanali, settembre rappresenta sempre un nuovo inizio.

Agosto per me è un mese particolare, una sorta di limbo, dove i miei pensieri e le mie azioni sono pura sperimentazione, una prova di quello che vorrei ma non posso o, come dice il buon Samuele Bersani, potrei ma non voglio.

In ogni caso il fatto di lavorare non a pieno regime, di passare più tempo in famiglia e di potersi allenare liberi da ogni logica dell’insegnamento, mi ha fatto particolarmente apprezzare ogni sessione svolta.

Sia quelle dove eravamo più di dieci persone sul Tatami, sia quelle dov’eravamo solo in tre.

Personalmente mi porto a casa la soddisfazione che a 42 anni si può essere ancora molto competitivi e che, alcuni di voi in particolare ma nel complesso tutto il gruppo, è cresciuto molto tecnicamente, atleticamente e anche sotto il profilo proprio del gruppo, della squadra.

A me non piace fare proclami dichiarando che siamo un clan di guerrieri, di uomini illuminati o una confraternita la cui unica religione è il combattimento.

Noi siamo una Scuola di Jiu-Jitsu.

In tutta la sua semplicità, che è poi anche la sua grossa responsabilità.

Essere una Scuola di Jiu-Jitsu!

Lo siamo dal 1998, anno in cui fondai la Lynx, lo siamo oggi e lo saremo domani.

Saranno passate mille persone, mille idee e mille mode ma noi continuiamo ad essere una Scuola di Jiu-Jitsu.

E la nostra Scuola di Jiu-Jitsu, a settembre appunto, avrà finalmente un corso per bambini tra i cinque e i nove anni.

Arrivo colpevolmente in ritardo rispetto a tanti miei colleghi ma purtroppo non mi occupo solo di questo.

Il corso sarà il venerdì dalle 18 alle 19 presso la sede di Besozzo e prevede lo studio di tecniche di proiezione, d’immobilizzazione, di tecniche di lotta a terra e un massiccio programma di psicomotricità di base e specifica, utile all’attività svolta ossia la lotta.

Chiedo anche qui il vostro aiuto divulgando il più possibile la voce per cercare di coinvolgere più bambini possibile.

Come sempre la mia politica è quella di proporre un progetto di qualità al minor costo possibile.

Da genitore ho velocemente realizzato che, per far fare sport ai figli, bisogna essere benestanti.

In un settore cruciale come l’educazione e dove le istituzioni se ne fregano, dal 2015 verranno tolte pure le due ore settimanali di educazione fisica nelle scuole, i grossi centri sportivi fanno affari d’oro proponendo abbonamenti pluriennali a tutta la famiglia che raramente potrà godere appieno di quanto messo a disposizione.

I bambini raramente si innamoreranno di una disciplina in particolare perché liberi di girare da un corso all’altro senza un criterio ben preciso se non quello che, i nostri bimbi, sono dei consumatori e come tali vanno spremuti.

Quando questi grossi centri non falliscono prima lasciando in braghe di tela migliaia di abbonati.

Scusate questo sfogo No Global ma questi sciacalli non avranno mai i miei figli!

Il nostro abbonamento mensile costerà 15 euro, pagabili mese per mese!

Settembre e ottobre si presentano davvero ricchi, quasi congestionati, di eventi.

Il primo appuntamento, a cui tengo molto, è l’incontro sabato 13 settembre con gli amici della palestra Vecchia Maniera di Borgoticino diretta da Michele Moretti, un mio ex allievo ora cintura viola del Batatinha Team, improntata solo esclusivamente sul Randori o Rolling che dir si voglia.

Due ore di scambio con e senza Kimono dove si potrà lottare con persone diverse dal solito.

Il tutto in un ambiente rilassato e amichevole e, mi pare giusto, a costo zero.

Sapete come la penso sull’allenarsi con più persone possibile anche al di fuori della propria Accademia per cui non fatevi pregare.

Grande evento lunedì 15 settembre alle 18.30 a Zurigo, presso la palestra Nippon Training, ci sarà il più grande Jitsero del momento, numero uno del Ranking mondiale IBJJF, Marcus Buchecha Almeida.

Il costo non è affatto proibitivo, anzi, si parla dell’equivalente di circa 50 euro.

Io vado in giornata, partenza alle 13, chi fosse interessato mi contatti privatamente.

Altro grande evento sarà venerdì 26 settembre alle 18.30 sempre a Zurigo, sempre alla Nippon Training, sempre con un grandissimo, cintura corallo ottavo Grau e allievo di Flavio Behring, Ricardo Murgel, uno dei graduati più alti al mondo ancora in attività.

Incontrai Mestre Murgel nel mio primo viaggio a Rio nel ’97. Io ero cintura blu e lui era “solo” 5 Grau e mi ricordo che era un’enciclopedia tecnica impressionante.

Ma anche persona squisita ed integerrima. Un vero gentiluomo appartenente ad un’altra epoca.

Qui il costo si aggira sui 40 euro e io vado sempre in giornata.

Sabato 4 ottobre il primo appuntamento agonistico della nuova stagione:

il T1 BJJ challenge a Montichiari in provincia di Brescia.

Gara con Kimono, patrocinata dall’ Unione Italiana JJ, che unisce sport e solidarietà per una associazione benefica che si occupa di assistenza ai bambini malati di diabete.

Una ragione in più per esserci!

Oltretutto è anche una bella gara, organizzata alla perfezione, e poco distante.

The last but not the least!

L’ultimo ma non per importanza!

Anzi direi il più importante visto che ad ottobre sarà nostro ospite il mio attuale insegnante e fondatore di Brasa Felipe Costa.

Le lezioni saranno le seguenti:

Giovedì 16 ottobre dalle 20 alle 22

Venerdì 17 ottobre dalle 20 alle 22

Sabato 18 ottobre dalle 14 alle 17

Il costo di tutte e tre le lezioni è di 90 euro.

Vi assicuro che, anche in questo caso, lo sforzo che dobbiamo sopportare per proporre un personaggio di questa levatura a questo prezzo è davvero imponente.

Spero pertanto che tutto ciò venga apprezzato e che tutti, sottolineo tutti, partecipino alle lezioni.

Che dire? Ci vediamo martedì 2 settembre sul Tatami dello Skorpions, finalmente!

DIARIO DI BORDO – MESE DI LUGLIO

by breeze

Nonostante il clima tropicale del nostro Dojo, ma aiutati da un meteo settembrino, anche a luglio, ce la siamo portata a casa.

Sempre Tatame pieno al limite della capienza, tanta preparazione atletica e tante lotte No Gi.

E’ sempre bello, lontani da appuntamenti agonistici, potersi dedicare a cose a cui normalmente si presta meno attenzione.

E’ sempre bello, anche per me, potersi allenare liberamente lontano dalla logica del “io insegno e voi imparate”.

E’ sempre bello dimenticarsi della nostra conoscenza e allenarsi in maniera ignorante.

Belli e ignoranti!

Sul “belli” sicuramente avrei qualcosa da dire nei riguardi di qualcuno, ma lasciamo perdere.

Il lavoro svolto, tuttavia, non è stato affatto campato per aria ma, al contrario, mirato ad uno scopo ben preciso.

E te pareva che non doveva fare il Maestrogurosifu a tutti i costi!

Abbiamo svolto due sedute settimanali di preparazione atletica, eseguendo circuiti composti da esercizi multiarticolari, ed una di Drills, esercitando singole tecniche su un avversario passivo.

In sostanza cambiava il soggetto degli allenamenti ma non l’allenamento stesso; ovvero il miglioramento della capacità anaerobica lattacida.

MMMMMenchiaaa! E adesso chi ci spiega di cosa sto parlando.

Andate a rivedervi i mie vecchi post oppure andate su Wikipedia che fate prima.

Ad agosto, perché ovviamente noi ci alleniamo anche ad agosto, abbiamo già di fatto mirato ad un lavoro un po’ meno ignorante ma non troppo.

Abbiamo diminuito il carico di lavoro e l’intensità dei circuiti, ma aumentando la velocità d’esecuzione e iniziato ad allenare dei Drills, nello specifico quattro, con avversario reattivo, ma aumentando il tempo di lavoro.

Non più due sedute settimanali di preparazione atletica ed una di Drills ma le lezioni saranno alternate in modo che ogni 8 giorni (microciclo), eseguiate 2 sedute di una e dell’altra modalità.

Unico comune denominatore di tutti gli allenamenti che svolgiamo sono, SEMPRE, quei 40/45 minuti di sparring finale che ci servono per ricordarci una cosa alquanto banale ma non sempre così scontata: noi siamo dei lottatori e, guarda un po’, dobbiamo lottare.

A tal proposito vi invito, nel caso non l’aveste già fatto, di andare a leggervi un post sul blog di Max De Michelis dove intervista Itallo Villardo, il preparatore atletico di tantissimi campioni: Felipe Costa, Comprido, Caio Terra, Quexinho, Abi Rihan solo per citare i più conosciuti, e Maestro della scuola Brasa Laranjeras di Rio de Janeiro. (Il link lo trovate sulla nostra pagina alla vostra destra tra i “siti amici”).

Stiamo parlando di una persona che, oltre ad essere cintura nera di Jiu-Jitsu e Judo sotto il Maestro Leo Castello Branco, ha gareggiato ad alti livelli, anche nella libera e nella greco-romana.

Molto interessante quando parla dei moderni, o meglio, modaioli metodi di allenamento che, come un virus, stanno invadendo il mondo delle arti marziali.

Buona lettura.

A settembre proseguiremo nella preparazione, ovviamente rimettendoci il panno, ed entreremo nei dettagli per prepararci al meglio ai prossimi appuntamenti agonistici.

Inizio ottobre a Montichiari e inizio novembre a Milano col Kimono e volendo, non sarebbe male, che qualcuno di voi faccia anche qualche garetta No Gi nel circuito ADCC.

Altro evento, che per noi si preannuncia epocale, è la visita a metà ottobre di Felipe Costa dove, per tre giorni, sarà nostro ospite.

Seguiranno ulteriori e più dettagliate informazioni.

STAY TUNED!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 23, 24, 25 E 26

by breeze

Mi è capitato di seguire una partita di calcio.

Visto il periodo non è difficile.

Ma non mi sto riferendo ad una partita dei mondiali in Brasile, bensì ad una presso un oratorio e giocata da adolescenti.

Devo confessare che anch’io da bambino passavo più tempo a correre dietro ad un pallone che sui libri di scuola.

Ed ero felice, così come lo sono tutti i bambini che spensieratamente giocano a calcio.

In un campetto, in un cortile, in una strada o in una piazzetta.

Ma quello che ho visto non mi è sembrato affatto un bel quadretto, così romantico come quello che ricordo.

Anzi direi che, parlando da genitore, ho assistito a qualcosa di abbastanza deprimente e anche preoccupante.

Ragazzini, l’età variava dai 8 ai 10 anni, che cadevano al primo contatto con l’avversario contorcendosi dal dolore come un torturato a morte; che rivendicavano un rigore per un sospetto fallo di mano circondando l’arbitro con fare minaccioso; che esultavano ad un gol ripetendo i gesti dei loro idoli come alzare gli indici al cielo per ringraziare non so quale divinità.

Ad alimentare tutto questo non potevano mancare degli orgogliosi genitori che sbraitavano ai loro figli che cosa fare e non per essere i nuovi campionissimi plurimiliardari di domani.

Spero tanto che mio figlio, non entrerà a far parte di questa schiera di persone con le sopracciglia curate e la cresta ossigenata, ma che abbia i calli sulle falangi delle mani e che le mie figlie, si innamorino di un uomo che non abbia il cerchietto per non spettinare i suoi curatissimi capelli e i tatuaggi sul collo, ma le orecchie a cavolfiore.

In queste ultime settimane siamo passati nella modalità estate.

Tanto sudore, tante lotte e tanto divertimento.

Si procede così per tutto luglio, poi ad agosto si vedrà.

Preparazione atletica al martedì e sabato, drills al giovedì.

Una delle ultime tecniche viste col Gi è stata una interessante variante del Kata-Guruma (ruota sulle spalle), ma con la presa al bavero senza andare a cercare la gamba del nostro avversario che spesso è lontana da afferrare o, come nel caso del nuovo regolamento di Judo, non si può più attaccare direttamente.

Qui vediamo l’applicazione.

Se non volete sorbirvi tutto il match, che è anche un po’ noioso, andate al minuto 7 e 47 secondi.

https://youtu.be/u8q1zmZ3hZU

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 21 E 22

by breeze

Ci sono volte che è davvero difficile trovare forza e motivazioni per continuare a seguire una strada, a continuare testardamente a perseguire i risultati che ci siamo prefissati.

Abbiamo sempre mille contrattempi, impegni, acciacchi e menate varie che ci allontanano dall’obiettivo, sempre che ne abbiamo uno.

Forse è proprio questo il problema: non avere un obiettivo, un ambizione che ci permetta di svegliarci al mattino con chiaro nella nostra testa che cosa quella giornata ci deve dare.

Con chiaro nella nostra testa per che cosa vale la pena di dare tutto a dispetto dei problemi che, reali o presunti, incontriamo sul nostro cammino.

Mi riferisco a tutto e a niente, a tutti e a nessuno.

Vi voglio solo parlare della mia esperienza personale senza dare lezioni di filosofia o psicologia e possibilmente, cosa molto dura, senza annoiare nessuno.

Io mi rammarico molto quando qualcuno non viene più ad allenarsi perchè gli è morto il gatto. (Questa l’ho sentita veramente)

E mi rammarico altrettanto quando qualcuno viene ad allenarsi e nonostante io chieda di fare le addizioni, uno più uno fa due, faccia le moltiplicazioni.

Che peraltro fa benissimo, ma nessuno gli ha chiesto di farle!

Ci vuole umiltà, anche e soprattutto per fare uno più uno.

Io trovo appagamento e soddisfazione nelle azioni che quotidianamente svolgo per perseguire un risultato.

Non è la destinazione che mi interessa, ma il viaggio che devo compiere per raggiungerla.

Per cui tanto vale spostare il traguardo sempre un po’ più in là di quello che pensiamo sia alla nostra portata.

Il Jiu-Jitsu mi permette di fare tutto questo, a dispetto dei tanti limiti che la mia mente pigra mi impone.

Il Jiu-Jitsu mi fa alzare dal letto la mattina,anche se non ho dormito un cazzo perché i miei bambini mi hanno fatto fare una notte in bianco, e andare a gareggiare e vincere.

Il Jiu-Jitsu è la strada che vorrei che i miei bambini,che adesso non mi fanno dormire, scegliessero per essere orgogliosi del loro papà.

Grazie a tutti, mi tocca pure offrirvi da bere adesso!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 18, 19 E 20.

by breeze

Mi sembra doveroso iniziare con un elogio ai ragazzi che ieri, accompagnati da Lucone, hanno gareggiato al Casale Monferrato Challenge.

Bravi tutti per l’impegno e la voglia a voler gareggiare a tutti costi senza guardare in faccia ad impedimenti, acciacchi e addirittura per Martino qualche linea di febbre.

Martino che dopo essere uscito al primo turno nella sua categoria disputa l’assoluto vincendolo, giusto per fugare qualsiasi dubbio sulla sua reale forza.

Bravi anche Dario, forse non al meglio della condizione, e Tommaso che alla sua prima gara vince due lotte e sfiora addirittura il podio se non fosse per la solita decisione arbitrale che spesso ci penalizza aldilà di ogni ragionevole dubbio ma, per essere la prima gara, va bene così.

Adesso a testa bassa per il campionato italiano ADCC.

Da martedì quindi tutti in tenuta da Grappling per aiutare Paolo a trovare condizione e certezze per il suo esordio in classe A, visto che in classe B non lo vogliono più per i ripetuti stupri di massa perpetrati.

A parte gli scherzi sarà una bella sfida a cominciare come sempre dal taglio del peso e agli 8 minuti di tempo di durata delle lotte.

In queste settimane, oltre a preparare la gara di Casale, abbiamo lavorato prevalentemente sulla Back Mount (costas).

Come raggiungerla, come mantenerla, come uscire e come finalizzare.

Molto materiale, come sempre, anche se ho voluto tenere un profilo molto semplice andando a riprendere le basi che, non dimentichiamolo, ci aiutano sempre a costruire una casa molto solida.

Tra i miliardi di video sul web, dove ognuno presenta la propria ricetta infallibile su come essere imbattibili, di seguito un video molto sgrauso ma essenziale.

Da apprezzare l’introduzione con tanto di microfono.

Basic rear mount escape with Jamie Alexandrino https://youtu.be/lx_XCKfu5Bc

Questa rubrica si propone per essere una cronaca, un diario appunto, che ci aggiorna su quello che accade all’interno della nostra Scuola.

Mi limiterò pertanto a scrivere ed eventualmente postare video concernenti l’attività svolta sul Tatami.

Per tutto il resto ci sono i social, molto più immediati e diretti.

Per quanto riguarda la nostra pagina Facebook invito tutti gli iscritti al gruppo di NON pubblicare filmati o foto che possono in qualche modo offendere il buon nome della Scuola.

No a messaggi politici, di qualsiasi natura; no a messaggi o simboli religiosi o insulti vari, razzisti e/o sessisti che, purtroppo, ultimamente mi è capitato di vedere anche nei commenti.

Va benissimo un po’ di goliardia ma facciamo attenzione perché, quello che è scontato ed innocente per noi, potrebbe essere offensivo per qualcun altro.

E’ sempre antipatico da parte mia chiedervi di cancellare post o commenti che non rispettano le regole di buongusto che ho sopra elencato.

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 15, 16 E 17.

by breeze

Tre settimane, che sono anche poche, dedicate alla Deep Half Guard.

Dal punto di vista tecnico uno dei capitoli più vasti nello studio del JJ e una delle posizioni più usate in competizione.

Per questo motivo lo sviluppo di questa guardia, a mio avviso più di altre, è stato enorme e rapido.

Viene utilizzata dai pei leggeri come dai pesanti, non è prerogativa esclusiva dei guarderi ma trova diversi proseliti anche tra i pasadores.

Fare un sunto di tutto è davvero difficile.

Di seguito uno dei maggiori utilizzatori di questa guardia; ovvero colui che, da cintura marrone, ha passato tutti questi concetti a Felipe Costa che, già cintura nera e due volte campione mondiale, dopo l’incontro con Ryan Hall, parole sue, ha cambiato radicalmente il suo gioco in gara.

Piccola curiosità: alla fine di questa collaborazione tra questi due grandi campioni Felipe ha dato la cintura nera a Ryan Hall.

Pur non facendo più parte di Brasa, Ryan Hall continua ad essere un grande amico di Felipe e Comprido.

Io ho avuto la fortuna di lavorare con Felipe proprio su queste tecniche e vi assicuro che è davvero impressionante la semplicità con la quale riesce, partendo appunto da questa posizione, a passare soprattutto sulla Back Mount.

Ryan Hall Deep Half Guard – Deep Half Entries fS3aEg7UPKw

Ryan Hall Deep Half Guard – Deep Half Attacks https://youtu.be/nJqMqsHvw34

Ryan Hall Deep Half Guard – Advanced Deep Half Attacks https://youtu.be/5dhNsXV90pk

Alla fine di questa lezione enciclopedica tenuta da Ryan Hall, vi posto due incontri emblematici per l’utilizzo di questa posizione.

Nel primo la finale di categoria dell’ultimo Abu Dhabi World Pro tra Bucheca e Alexander Trans.

Il danese, pur non avendo la meglio, sciorina un lavoro sulla Deep Half Guard da manuale.

Ha solo la sfortuna di avere come avversario il più forte atleta del mondo.

Nonostante i due siano compagni di squadra danno vita ad un bellissimo match.

Marcus Almeida x Alexander Trans – World Pro 2014 https://youtu.be/JzumnXgF4bY

Non poteva mancare ovviamente Felipe in un avvincente confronto contro un fortissimo avversario e con un finale tutto da scoprire.

Rafael “Barata” Freitas (Gracie Barra) vs. Felipe Costa (Brasa) https://youtu.be/jHcmwYA7S2g

SEE TOU ON THE MATS!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 11, 12, 13 E 14

by breeze

Causa la mia assenza per motivi personali, solo da queste ultime due settimane, sono riuscito ad impostare una lezione con contenuti tecnici concettuali.

Ovvero cercare di trasmettere e capire un concetto e non la singola tecnica.

Questo tipo di insegnamento serve per sviluppare la capacità di collegare le diverse tecniche che sfruttano il medesimo principio di funzionamento anche se, di primo acchito, non sembra che sia così.

Ad esempio abbiamo esercitato un movimento, molto familiare ai Judoka, che serve per proiettare in sacrificio il proprio avversario da diverse angolazioni e situazioni: queste tecniche prendono il nome di “Yoko Sutemi”, letteralmente “sacrificio laterale”.

Come potrete osservare il suffisso “Yoko” (laterale), è sempre presente in una buona dozzina di proiezioni, tanto diverse tra loro ma con un unico comune denominatore: il sacrificio dell’equilibrio del proprio corpo per proiettare l’avversario lateralmente.

Judo techniek – Kyuzo Mifune – Yoko-sutemi-waza https://youtu.be/7GYLgRVlz-0

Noi invece abbiamo contestualizzato questo movimento in questo modo:

https://www.facebook.com/photo.php?v=10153972669565473

Abbiamo impostato poi, sempre sfruttando il movimento dello Yoko Sutemi; una variante del “Double Underhook Pass”.

In questo primo video Damien Maia, assistito sempre dall’amico Comprido, spiega la base per impostare un efficace passaggio di guardia.

Nel secondo il sottoscritto, assistito da un bell’uomo, spiega la variante vista in palestra.

Demian Maia Science of Jiu Jitsu 2 – Stack Pass https://youtu.be/4j7KVxYz8hk

Double underhook pass variation https://youtu.be/b6bd2i5QEbs

E poi ancora varianti su uno dei passaggi più importanti e spesso dimenticato soprattutto dagli atleti più esperti.

Chiuso il capitolo, almeno momentaneamente, del Double Underhook Guard Pass ricominceremo con un po’ di preparazione specifica per i prossimi impegni agonistici che saranno: il 18 maggio a Casale Monferrato di BJJ e il 31 maggio a Rimini per il campionato italiano ADCC.

Dunque, chi fosse interessato a gareggiare, sotto con gli allenamenti.

SEE YOU ON THE MATS!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 9 E 10

by breeze

In colpevole ritardo per scrivere il report del Torino Challenge, complice il maledetto virus che ha cercato di finalizzarmi lo scorso weekend, cerco di recuperare scrivendo della bellissima giornata che abbiamo passato sabato 1 marzo al Palaruffini di Torino.

Location fantastica, organizzazione ineccepibile e un bel bottino di medaglie per la Lynx.

Torniamo a casa con 1 oro e 3 argenti ma, sopra ogni cosa, la consapevolezza di essere forti e competitivi contro tutti gli avversari che incrociamo di qualunque Accademia e di qualunque nazionalità.

Come sempre non parlerò dei singoli, spetta loro farlo, ma della prestazione della squadra che, aldilà delle medaglie vinte, ha dimostrato compattezza, professionalità e sacrificio.

Anche chi non è andato a podio ha lottato alla pari del proprio avversario e perdendo, entrambe le volte, per decisione arbitrale.

L’unico appunto che faccio, da rompi palle quale sono, è che su quattro finali disputate ne abbiamo vinta una.

Segnale che ci manca ancora qualcosa per fare il definitivo salto di qualità.

Sono convinto che con un po’ più di cattiveria e lucidità avremmo potuto portare a casa qualche metallo più prezioso.

Abbiamo comunque, nelle prossime settimane, l’occasione per migliorare ulteriormente partecipando alle diverse gare in programma in Italia e all’estero, col Gi o senza.

Come sempre pianificate le gare a cui intendete partecipare in modo da poterci preparare alla perfezione senza lasciare nulla al caso.

Fiero di voi ragazzi!

Venerdì 7 invece è tornato a trovarci l’amico Federico Tisi per una lezione dedicata allo studio di alcuni passaggi di guardia.

Nello specifico, partendo dal concetto del Knee Slice, con tre interessantissime varianti ricche di dettagli di non poco conto.

E’ sempre illuminante per me vedere i miei colleghi insegnare nella mia Scuola ai miei allievi; mi fa prendere maggiormente coscienza di quanto una tecnica possa essere vissuta e interpretata diversamente a seconda della propria esperienza.

In particolare ho apprezzato molto il principio di dare pressione anche quando si passa stando in piedi evitando di cadere nella tentazione di andare a Toreare ad ogni costo.

Non che sia sbagliato, anzi, ma avere una visione più ampia anche in quella situazione mi ha davvero colpito.

Abbiamo avuto anche modo di fare un ripassino veloce su alcuni punti un po’ nebulosi del regolamento di gara che, come sappiamo, non è sempre di facile comprensione.

E alla fine un po’ di sano Rolling al quale, anche Federico, non si sottrae mai cercando di lottare con più persone possibili.

Grande Fede!

SEE YOU ON THE MATS!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANA 8

by breeze

Settimana di duri allenamenti in vista del Torino Challenge di Sabato prossimo, 1° marzo.

Edizione record quella di quest’anno con 619 iscritti e che ci vede presenti con 6 atleti.

Piccolo record anche per noi!

Per cui tanti drills e tanto sparring mirato.

Concluderemo quest’ultima settimana di preparazione ancora con tanti drills e tanto sparring mirato.

La vita dell’agonista può essere, oltre che particolarmente dura, anche monotona se non la si affronta con la giusta mentalità.

La giusta mentalità è quella di venire in palestra e allenarsi duramente, senza scuse.

Affidatevi totalmente all’esperienza dei vostri insegnanti che, vi assicuro, sanno quello che è meglio per voi.

E’ meglio fare fatica in allenamento che in gara, per cui sotto ragazzi.

Se la guardate da un’altra angolazione, con questa mentalità, si semplificano non poco le cose.

Dovete fare soltanto quello che vi viene detto!

Visto che sto ripetendo le stesse cose dall’inizio di questo post, a dimostrazione di quanto sia monotona la vita agonistica, sono monotono anch’io.

Vi lascio con questo video che magari vi darà qualche spunto per non lamentarvi dei dolori alle gambe, alla schiena o al collo.

Il segreto per il successo è uno solo, sintetizzando grezzamente, farsi il mazzo.

Non lo dico io, ma qualcuno che di successi e di vittorie se ne intende.

Andre Galvao (ATOS) Jiu-Jitsu Drills & Secrets to Success || BJJ Hacks TV Episode 2.1 https://youtu.be/fNw4GOo54AM

Comunicazione di servizio: in occasione della trasferta al Torino Challenge il prossimo sabato 1 e domenica 2 marzo non ci sarà allenamento.

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 5, 6 E 7

by breeze

Dire che son state settimane impegnative per il sottoscritto mi sembra superfluo, che lo saranno anche le prossime mi sembra scontato.

In ogni caso ve lo dico per scusarmi in anticipo se non scriverò con regolarità questa rubrica.

So che nessuno piangerà ma, per me, scrivere sul blog rimane un dolce appuntamento dei miei lunedì mattina in ufficio quando riesco, finalmente, a riorganizzare i miei pensieri, le mie sensazioni, i miei desideri.

Dietro queste poche righe spesso ci sono ore di ricerche sul Tubo per provare a darvi sempre il meglio; ci sono stesure di bozze, letture, correzioni e riletture prima di pubblicare quello che a me sembra un discreto lavoro.

Purtroppo il riscontro a volte è deprimente: mediamente leggono i post che pubblico circa 20 persone, a volte anche meno.

Il blog è nato con l’obiettivo di avere una pagina istituzionale della nostra Scuola dove tutti, ribadisco tutti, possano dare il proprio contributo; lasciando commenti, suggerimenti, critiche.

So che i Social in questo sono molto più immediati e coinvolgenti, io ne sono un fervente utilizzatore, ma forse anche molto dispersivi.

Con questo sono a chiedervi uno sforzo in più per darmi un consiglio su come sviluppare meglio questo progetto che deve inequivocabilmente coinvolgere il maggior numero di persone, dentro e fuori l’Accademia.

Lasciate pure il vostro commento sul blog, nel meeting point o, visto che ne abbiamo parlato, sulla pagina FB del nostro gruppo.

In queste ultime lezioni, per i motivi che vi ho spiegato, c’è stata un po’ di discontinuità.

Abbiamo approcciato la X-Guard, l’Omoplata con relative uscite e un po’ di Grappling, per aiutare i ragazzi che ieri hanno lottato in quel di Savona.

Di seguito qualche riferimento sulla X-Guard.

X Guard Sweep Drop Ankle and Dump https://youtu.be/HsMB7qWG0wU

The 3 Most Common Errors in the X Guard https://youtu.be/SBW1FuqJcBw

Giusto per non farvi mancare niente sull’Omoplata. Da impararle tutte che settimana prossimo interrogo!

37 Omoplata Set Ups In Just 4 Min – Jason Scully / Matt Kirtley (Aesopian) – BJJ Grappling https://youtu.be/Qrz4WPs-nSg

Chiudo con una critica, costruttiva, sulla spedizione di ieri al 1° Liguria Open di Savona organizzato dall’amico Andrea Lavaggi, sempre gentilissimo nei nostri confronti.

Io ammiro sempre la voglia di voler lottare a tutte le gare possibili, indipendentemente dalla sigla, federazione o quant’altro ma, senza allenamento specifico, non si va molto lontano.

Le gare sono dure; bisogna gestire stress, viaggi a volte di parecchie ore in auto, diete estenuanti.

L’allenamento serve a questo: a rendere la competizione il completamento di quanto fatto in palestra, insieme ai propri compagni di allenamento.

Il nostro è uno sport di squadra, anche se a salire sul Tatame si è da soli.

Chi fa agonismo, anche a livello amatoriale, deve rendersi disponibile a seguire un percorso di crescita che parte in primo luogo da voi stessi e che, nelle mani dei vostri insegnanti, deve portarvi passo passo al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Serve programmazione.

Qualche settimana fa postai una bozza di calendario di gare di questi primi mesi.

A quel calendario si possono sicuramente aggiungere altri appuntamenti tipo il Casale Monferrato Challenge di metà maggio.

Ancora una volta vi esorto a valutare per tempo a quali gare partecipare, in ottemperanza a quanto appena detto.

In ogni caso ringrazio Luca, Guido, Dennis e Dario per aver voluto partecipare ad un nuovo evento non proprio dietro l’angolo: sicuramente farete tesoro di questa esperienza.

NUOVO ARRIVO

by michele

Mi permetto di fare un sentito augurio da parte di tutti i praticanti di tutte le sedi della Lynx Academy a Fabrizio e alla sua famiglia per l’arrivo della piccola Letizia.

Un abbraccio,

– Lynx Academy –

DIARIO DI BORDO – SETTIMANE 3 E 4

by breeze

Leitmotiv di queste due settimane è stato lo studio e l’applicazione del Technical Stand-up partendo dalla propria guardia.

Dalla Close e dalla Half Guard.

Comune denominatore di quanto visto è la volontà di cambiare strategia del combattimento “alzandosi” e contrattaccando l’avversario, o comunque generare in lui una reazione, che ci permetta di sorprenderlo.

In sintesi, durante un match, chi sta in guardia cerca di finalizzare o rovesciare il proprio opponente, chi sta sopra cerca inevitabilmente di passare la guardia.

Per chi sta sotto, il fatto di alzarsi in maniera rapida e sicura, può rappresentare quell’alternativa che ci permette, oltre a sorprendere il nostro avversario, di vedere il combattimento in una prospettiva diversa.

Capito questo concetto, l’applicazione di queste tecniche, è estendibile alle più diverse situazioni.

Oltre a quella appena descritta e vista in palestra, ad esempio, c’è quella di alzarsi anche quando stiamo subendo un Raspagem e, per non concedere punti al nostro avversario o comunque finire in una situazione di netto svantaggio, quella di alzarsi immediatamente senza lasciar stabilizzare tre secondi la nuova posizione raggiunta.

Può essere un cambio di strategia se voglio riportare il combattimento in piedi.

Il consiglio che vi do, come sempre, è di provare questa nuovo concetto ed aggiungerlo al vostro gioco quando lottate.

In ogni caso ci si alza così:

Technical Standups https://youtu.be/Eroc0D8plVA

Una delle tecniche viste, approfittando delle reazioni del nosto avversario, è stato il Triangle Choke con la variante della leva alla spalla. (Baratoplata)

Andiamo a ripassare i dettagli:

“Baratoplata” my new secret weapon! https://youtu.be/Ws7YFSiJ4bE

In questo bellissimo Highlight le fasi salienti dei superfight dello scorso World Expo dove, tra gli altri, Caio Terra finalizza il suo avversario con un Baratoplata magistrale. (Minuto 2.40)

Budovideos.com Presents 2013 BJJ Expo Superfight Hilights Want Vs need and Shoyoroll https://youtu.be/WQ2bkpZoAPk

Vorrei chiudere con una menzione speciale per i Fighters italiani che lo scorso weekend hanno lottato all’Europeo di Lisbona: tanti ragazzi e ragazze a podio ma soprattutto spiccano tre risultati davvero eclatanti.

Simone Franceschini (Cyclone): 3° classificato nelle Nere Adulti fino a 70kg; meglio di lui, giusto due sconosciuti, Rafael Mendes giunto primo con un passaggio di guardia su Paulo Myao.

Luca Anacoreta (Aeterna JJ): 3° classificato Nere Adulti fino a 82,3kg dietro a Claudio Calasans vincitore per decisione arbitrale su JT Torres.

Ivan Tomasetti (Aeterna JJ) invece ha fatto doppietta: 3° in categoria, 1° nell’assoluto Marroni Adulti.

Davvero tre grandi campioni, complimenti.

SEE YOU ON THE TATAME!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANA 2

by breeze

Ripreso a pieno regime, questa settimana, siamo ritornati allo studio della Mezza guardia profonda. (Deep Half Guard)

Due esercizi semplici per impostare un lavoro che si presenta ciclopico.

Infatti, per mezza guardia, vengono identificate tutte quelle posizioni nelle quali si hanno le gambe incrociate simmetricamente e anche asimmetricamente (Reverse Half Guard) con l’avversario.

Si contano almeno una dozzina di varianti di questa posizione:

Standard Half Guard, Half Butterfly, Sitting Half Guard, X-Guard, Y-Guard, Z-Guard, giusto per citare le più popolari.

Che confusione! Sarà perché ti amo!

Scherzi a parte, la prima cosa che bisogna evitare, è che una mezza guardia diventi una mezza monta concedendo al nostro avversario la possibilità si chiudere la posizione su di noi con il controllo in Underhook e/o Crossface.

Di seguito un video che spiega i principi di una buona posizione e i 4 errori più comuni che “uccidono” la vostra Half guard, qualunque essa sia.

4 Mistakes That Kill Your Half Guard https://youtu.be/f2x1oi2NW5U

In questo altro video una delle due tecniche viste in settimana spiegata molto dettagliatamente da un grande campione.

Roberto ‘Cyborg’ Abreu – Half / Deep Half Guard https://youtu.be/lPeWrcT0QDM

Come sempre, questa rubrica, ha il solo scopo di farvi ripassare quanto visto in settimana ma, per cogliere tutti i dettagli spiegati, è fondamentale la vostra partecipazione alle lezioni tecniche sul Tatame.

Voltiamo pagina.

Nelle prossime settimane il calendario agonistico si presenta alquanto denso, al limite della congestione, di gare di BJJ e Grappling.

Di seguito provo a fare un elenco, alquanto sommario, delle gare ragionevolmente non troppo distanti da casa alle quali possiamo partecipare:

Sabato 15 febbraio – Trieste JJ Challenge – BJJ – (già troppo lontano per i miei gusti)

Sabato 15 febbraio – Interregionale Savona – Grappling

Domenica 16 febbraio – Liguria Open – Grappling

Domenica 23 febbraio – 3° tappa BTF Milano – BJJ

Sabato 01 marzo – Torino JJ Challenge – BJJ

Poi ci sono le gare IBJJF, la federazione internazionale, grandi eventi con grandi campioni.

Il 4/5/6 aprile a Roma, organizzazione dell’amico Federico Tisi, per l’International Open (BJJ) e il Campionato Europeo NO-GI, per una tre giorni di gare ad altissimo livello.

Infine segnalo per sabato 10 Maggio, sempre sotto l’egida IBJJF, a Zurigo un altro BJJ Open.

Per chiunque fosse interessato ad una o più di queste gare mi faccia sapere in modo da potersi preparare al meglio.

Resta sottointeso che gli agonisti devono allenarsi almeno 3 volte a settimana.

Sotto questa soglia forse è meglio che non facciate gare.

Ciao!

DIARIO DI BORDO – SETTIMANA 1

by breeze

La cosa che più apprezzo delle vacanze, che siano di Natale o estive poco importa, è il fatto di potermi allenare duramente anche tutti i giorni avendo poi a disposizione tutto il tempo necessario per nutrirmi, riposarmi e pensare all’allenamento successivo.

Un assaggio di quello che potrebbe essere la vita del professionista che mi fa maggiormente apprezzare lo sport, in senso generale del termine, ed in particolare il Jiu-Jitsu che per me rimane sempre e comunque un’Arte Marziale, anche se fuori da quelli che sono i canoni più tradizionali del termine.

Letteralmente “Arte Marziale”, arte della guerra anche se, l’aspetto ludico della nostra disciplina, la rende veramente un gioco accessibile a tutti.

Come si dice in questi casi con un claim pubblicitario è adatto a tutti, grandi e piccini, uomini e donne, indipendentemente dalla vostra conformazione fisica.

Non importa se siete alti o bassi, magri o in sovrappeso il Jiu-Jitsu è per tutti.

Anche le motivazioni possono essere le più diverse e disparate; l’importante è che ognuno trovi la propria strada.

Non voglio insegnare a nessuno sul come praticare Jiu-Jitsu, ne attraverso questo blog ne sul Tatame quando insegno.

Appunto, io insegno Jiu-Jitsu.

Non insegno come e con quale motivazione praticarlo.

Vi posso spiegare, o almeno ci provo, come vivo io la pratica del Jiu-Jitsu.

Per me è un fantastico sport, questa volta nel senso più stretto del termine, che mi aiuta a restare in forma, che mi ha tenuto e mi tiene lontano dalle cattive abitudini.

Per me è puro divertimento che mi permette di liberare la mente da quelli che sono i problemi che giornalmente, come tutti, devo affrontare.

Per me è agonismo, la voglia di mettermi alla prova per misurare, grazie ai miei avversari, quello che ho provato e sperimentato in palestra.

Per me è ricerca, per migliorare ogni singolo movimento e renderlo fluido e indipendente dalla mia mente come se potesse essere, il movimento stesso, dotato di una mente propria.

Per me è umiltà, apprendere da tutte le persone che incontro un qualcosa che mi possa migliorare, non solo tecnicamente ma anche umanamente.

La lista potrebbe continuare ancora per molto ma, come già detto, non devo insegnare e vendere niente a nessuno.

Spero solo, che questa mia dedizione, possa essere contagiosa per i miei allievi.

L’anno scorso di questi tempi la situazione non era così rosea come la vedo adesso.

Infatti, dopo circa 16 anni di collaborazione, ho preso la dolorosa decisione di lasciare la Scuola in cui sono cresciuto e il Maestro col quale ho condiviso tanto, forse troppo a detta di qualcuno.

Me ne sono andato in completo disaccordo con quelle che sono state le scelte tecniche intraprese; ma questo sarebbe stato il meno visto che, una volta raggiunta la cintura nera nel 2003, ho goduto sempre di una grande indipendenza.

Me ne sono andato soprattutto perché disgustato e deluso dal business e dal marketing, celato dietro la necessità di costruire una famiglia più forte e unita, regalando di fatto cinture, a volte anche nere, a personaggi che col Jiu-Jitsu non centrano, scusate l’eufemismo, una beneamata minchia!

Scusate lo sfogo ma, dopo che vi ho spiegato come vivo io il Jiu-Jitsu, mi sembrava doveroso spiegarvi il perché ho deciso di cercare altrove quello che non trovavo più in quella che ho sempre considerato casa mia, ovvero l’accademia di Zurigo e il mio insegnante, Professor Franco Vacirca che, nonostante tutto è e rimarrà per sempre il mio Maestro.

Adesso abbiamo decisamente cambiato pagina.

Nel mio ultimo viaggio in Brasile nel maggio 2013 ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare quello che è attualmente il mio insegnante: Felipe Costa.

Grande passato e presente da agonista di altissimo livello, due volte campione mondiale più svariati titoli conquistati, ma soprattutto una capacità di trasmettere il Jiu-Jitsu che va oltre la semplice spiegazione tecnica.

Quando spiega Felipe sento l’amore che ha per il Jiu-Jitsu, e questo mi basta e avanza per seguire una persona così.

Tutto il resto sono chiacchere!

Da martedì 7 tutto ritorna ala normalità.

Martedì e giovedì dalle 20.00 alle 21.30 e sabato dalle 14.00 alle 16.00.

Proseguirà anche l’allenamento domenicale, a Besozzo, a partire dalle 10.00 con la prima parte dedicata sempre alla preparazione atletica e la seconda parte allo sparring.

SEE YOU ON THE TATAME!

DIARIO DI BORDO – MESE DI SETTEMBRE

by breeze

Settembre non ha disatteso le sue aspettative e, come detto, è stato veramente impegnativo sotto ogni profilo:

familiare, professionale, sportivo.

Ma ovviamente, in questa rubrica, parliamo di Jiu-Jitsu e non dei miei problemi.

I corsi sono ripartiti alla grande con tante presenze, anche di nuovi iscritti, sia a Varese che a Cadrezzate.

Anche il corso bambini devo dire che, senza un grammo di pubblicità, gode di ottima salute con nove bambini iscritti.

Per questo inizio di stagione ho deciso, in funzione di quello che ho visto in una delle prime lezioni, di tornare a lavorare sulle basi: per i nuovi iscritti ma anche e soprattutto per i praticanti più esperti che, a volte, sono bravissimi a lavorare in guardie dal nome esotico ma un po’ meno a sfruttare tecniche ben più semplici ma altrettanto efficaci.

Anzi personalmente, quando sono in difficoltà, cerco di tornare alla base ovvero in quelle posizioni, chiamiamole neutre, che mi permettono di ricominciare a lottare da zero, al pari col mio opponente.

Importante quindi il concetto di ritornare nella guardia del mio avversario o di riprenderlo nella mia.

Ovviamente questa, mi ripeto, è solo, si fa per dire, la base.

Che tutti dobbiamo costruirci, pezzo per pezzo, mattone dopo mattone.

Potrebbe essere noioso lo so, ma vi assicuro che il vostro JJ potrà solo crescere.

Esempio alquanto banale e scontato, che forse si può applicare anche ad altri aspetti della nostra vita, decidete voi, è che una casa senza fondamenta e strutture portanti solide è destinata a crollare.

Parlando di strutture solide ho avuto la fortuna di conoscere, ad un seminario a Zurigo, Marcus “Buchecha” Almeyda, da due anni numero uno nel ranking mondiale IBJJF e campione indiscusso anche di Grappling e, cosa non del tutto scontata, bravissimo insegnante e persona molto educata e rispettosa.

I grandi sono grandi in tutto e, nel suo caso direi ancora di più dall’alto del suo metro e 95 a fronte dei suoi 110 chili, che porta a spasso con una leggerezza ed eleganza incredibili.

Ma la cosa che più mi ha sorpreso è stata, sotto una barba incolta, una faccia da bravo ragazzo che mal si accompagna alla sua fame di vittorie e a tutto quello che poi dimostra sul Tatame. Niente faccia perennemente corrucciata, nessun sguardo da duro o atteggiamento neanche lontanamente ostile. Solo modi gentili e disponibilità con tutti.

Il seminario, che in teoria doveva durare 2 ore, si è protratto praticamente per quasi tre in quanto Buchecha continuava ad insegnare, dare consigli, ridere e scherzare con tutti i ragazzi presenti.

Foto finale d’obbligo più selfie a profusione per chiunque.

Tecnicamente ha spiegato un tipo di controllo, che lui stesso chiama Kimura Control, in quanto si controlla il braccio dell’avversario proprio utilizzando la figura 4 tipica di questa leva ma per controllare l’avversario, da e in diverse posizioni, creando di fatto un dominio assoluto sullo stesso e aprendoci una serie di soluzioni a seconda di una reazione piuttosto che un’altra.

Davvero interessante. Nelle prossime settimane approfondiremo quanto visto a Zurigo.

Mi sembra giusto dedicarvi questo bellissimo HL, l’ultimo di tanti realizzati su questo incredibile atleta che, ricordiamolo, ha solo 23 anni.

Marcus “Buchecha” Almeida Highlight *Jiu Jitsu World Champion* *Explosive*

Altro motivo di soddisfazione è stata la gara di Montichiari dove, alla prima uscita stagionale, i pochi ragazzi presenti si sono egregiamente comportati.

Come mia abitudine non parlo mai dei singoli ma dico solo che, con qualche distrazione in meno, il bottino sarebbe stato sicuramente più pesante e comunque, concludo, faccio i complimenti a tutti per la grande voglia di lottare a tutti i costi seppur non in perfette condizioni di salute.

Gradirei soltanto che gli agonisti, o comunque chi inizia a praticare o esprime la voglia di gareggiare, si affidi totalmente ai consigli dei rispettivi maestri e di nessun altro.

Prossimo appuntamento il Milano Challenge a metà novembre.

E finalmente, tra pochi giorni, arriva Felipe.

Sono veramente felice che abbiate la possibilità di conoscere un grande atleta, un grande insegnante e una grande persona.

Se dovessi usare soltanto un aggettivo per descrivere Felipe userei proprio questo: grande.

Al contrario di Buchecha però, non grande nelle dimensioni, visto che è solito gareggiare nei 57 chili e che il suo soprannome è “Magrinho”.

Da questa settimana inizieremo con le iscrizioni ufficiali all’evento dove, spero, possiate presenziare tutti il più possibile.

SEE YOU ON THE MAT!

 

#SeeYouOnTheMat

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