La nostra storia, correva l’anno 2015

La nostra storia – 2015

DIARIO DI BORDO –

by breeze

Due temi sopratutto mi preme affrontare.

Il primo inevitabilmente mi porta a celebrare il grande successo ottenuto all’ultimo T1-BJJ Cup.

Tre atleti, tre ori.

Tre primi posti che non sono piovuti dal cielo ma che sono il giusto bilanciamento a settimane, a volte mesi di programmazione.

Settimane passate tra preparazione atletica, drills, approfondimento tecnico, studio del regolamento e sparring.

Tanto tempo passato sul Tatami, insieme, che ha generato forse il sentimento più importante: l’appartenenza.

Appartenere a una squadra, a un progetto, ad una Scuola.

La nostra Scuola.

Io l’ho fondata nel 1998 ma adesso non è più mia, è vostra.

E’ di chi decide di appartenere a questa realtà, a chi decide di portarla con sé.

Non per forza dedicandosi all’agonismo.

Certo il nostro è anche uno sport e l’agonismo rappresenta il fine ultimo dell’allenamento ma, come detto prima, nulla e casuale.

Chi si avvicina alle gare perché vuole fare un’esperienza lasci perdere.

Se volete fare un’esperienza buttatevi col paracadute, andate a fare rafting o ad assistere al polo nord all’aurora boreale, ma non fate una gara di Jiu-Jitsu.

Fatela se siete convinti di poter vincere, se credete che avete a disposizione tutti i mezzi per fare bene.

Questa riflessione nasce dal fatto che ultimamente diversi di voi mi hanno chiesto di poter gareggiare.

Io non dico di no a nessuno, ma siate consapevoli di cosa vi aspetta.

Fatevi semplicemente qualche domanda del tipo:

mi alleno a sufficienza? Se vi allenate meno di tre volte a settimana, assolutamente NO!

Atleticamente riesco a lottare con continuità e lucidità per il tempo previsto dalla mia categoria?

Conosco il regolamento?

Non vorrei smorzare l’entusiasmo di nessuno ma è giusto che capiate il concetto espresso in precedenza: l’appartenenza.

Il nostro, l’ho già detto mille volte e lo ripeto, è uno sport di squadra.

Siete soli a lottare sul Tatami, ma in quegli istanti state esprimendo il lavoro svolto grazie ed insieme ai vostri compagni, la vostra squadra, la vostra Scuola.

Secondo tema sarà la visita di Felipe il prossimo mese, da mercoledì 4 a lunedì 9 novembre.

A breve riuscirò a darvi con precisione giorni, orari e costi.

Vi chiedo solo di presenziare tutti e il più possibile alle lezioni.

Lo sforzo che dobbiamo produrre è veramente intenso ed oneroso ma, se vogliamo continuare ad ospitare personaggi di questa levatura, è di vitale importanza che tutti facciano la propria parte.

Ci vediamo sul Tatami, un in bocca al lupo a chi esordirà domenica al Casale Monferrato Challenge, ma anche ai più esperti plurimedagliati.

Nulla è già acquisito, bisogna guadagnarsela ogni volta.

DIARIO DI BORDO: “TRA UN PO’ E’ GIA’ NATALE!”

by breeze

Saltiamo a piè pari le scuse per la mia ormai cronica mancanza alla scrittura e passiamo direttamente ai contenuti.

Saltiamo a piè pari anche quello che è successo in questi mesi, tantissimo, e affrettiamoci a parlare del futuro che, tra un po’, è già Natale!

Cito velocemente alcuni eventi significativi del finale di stagione:

diversi eventi agonistici che ci hanno visto sempre più protagonisti;

un gruppo che sempre più ingrossa le sue fila con nuovi e motivati iscritti;

il corso bambini che in 9 mesi di attività è praticamente più che triplicato: siamo partiti con 5 iscritti, abbiamo chiuso la stagione in 18!

Grandi soddisfazioni quindi.

Ma ciò che mi rincuora ancor di più è che anche nelle prossime settimane/mesi i motivi per essere soddisfatti e motivati non mancheranno.

Andiamo con ordine: quella che è l’attività principale del nostro Team, l’agonismo, quello su cui ruota tutto il resto.

Calendario al limite della congestione quello che si presenta al rientro:

26 settembre – Pro Neuchâtel Open – Svizzera

03 ottobre – T1 BJJ for Life – Montichiari (Brescia)

10 ottobre – Human Chess BJJ Cup – Svizzera

25 ottobre – Casale Monferrato Challenge – Casale M. (Alessandria)

Mese di novembre – Milano Challenge.

Fine gennaio – European Championship – Lisbona (Portogallo)

Sicuramente andrà fatta una riflessione su quali appuntamenti programmare per mirare, a fine gennaio, al più importante fra questi ovvero il campionato europeo a Lisbona.

L’inizio ufficiale della stagione allo Skorpions è programmato per martedì 8 settembre alle 20.

Restano invariati giorni ed orari che vi riepilogo:

martedì e giovedì dalle 20 alle 21.30

sabato dalle 14 alle 16

Allenamento agonisti a Besozzo a partire da lunedì 14 dalle 18.30 alle 20. (Accesso riservato ai soli agonisti ed istruttori o ad invito)

Venerdì 11 partirà ufficialmente, nella sede di Besozzo, il corso per bambini denominato Jiu-Kids che da quest’anno, se il trend di crescita dell’anno scorso dovesse continuare, sarà diviso in due diversi gruppi: dai 5 ai 7 compiuti e dagli 8 ai 12 compiuti.

A questo proposito chiedo la collaborazione di tutti nella divulgazione di questa iniziativa pubblicizzando il corso a parenti ed amici con figli.

Potete ritirare la brochure informativa direttamente dal sottoscritto.

Difatti, per molti di noi, gli allenamenti non sono mai terminati in quanto per tutto agosto ci siamo allenati a Besozzo con un programma specifico di preparazione atletica e di Grappling.

Tante persone sul Tatami nonostante caldo e vacanze incombenti.

La preparazione ha visto nella prima parte del mese un circuito di 12 stazioni da 2 minuti ciascuna lavorando sulla soglia anaerobica, tutto d’un fiato senza recupero.

Nella seconda parte invece il circuito prevedeva 10 stazioni da un minuto ciascuna da ripetere 2 volte con 5 minuti di lavoro attivo e 2 di recupero lavorando sulla velocità e sulla resistenza alla potenza.

Acido lattico come se piovese!

Lascio come sempre la notizia succosa alla fine: nella prima settimana di novembre ci verrà ancora a trovare Felipe Costa, nostro attuale riferimento tecnico.

Seguiranno aggiornamenti a breve.

Vi saluto, devo correre a comprare le palle di Natale!

SEE YOU ON THE MAT!

DIARIO DI BORDO – WORLD PRO JIU-JITSU CHAMPIONSHIP

by breeze

Appena conclusa ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, l’edizione 2015 del World Pro, ovvero quello che sembra essere sempre più il vero campionato del mondo di Jiu-Jitsu brasiliano.

Infatti, sempre più campionissimi del nostro sport, sembrano privilegiare la partecipazione a questi eventi anziché a quelli targati IBJJF.

Il motivo è palese e scontato: i soldi.

Mentre la IBJJF propone costi sempre più esosi e borse praticamente inesistenti, tranne che per una ristrettissima cerchia inserita nella cosiddetta Pro League di cui non si sente mai parlare, gli emiri invece pagano il biglietto aereo e le spese di trasferta a chi vince i vari Trials in giro per il mondo, e paga laute ricompense ai vincitori.

Altra grande differenza con la federazione internazionale che permette di gareggiare, anche insieme ai Pro, a chiunque.

Pensate che Marcus Buchecha Almeida, vincitore dell’assoluto oltre che della sua categoria, che aveva disertato il campionato Panamericano perché impegnato nella preparazione per il suo esordio nelle MMA, improvvisamente ha trovato il tempo per preparare il World Pro, di vincerlo e di tornare a casa con un assegno di 30.000 dollari americani.

Se parteciperà al campionato mondiale IBJJF, in calendario a fine maggio in California, e lo vincerà si metterà in tasca, forse, informazione che non è dato sapere con certezza, tra i 3000 e i 5000 dollari.

Una miseria per un’atleta che passa la vita in palestra e che spende due o tre mesi per prepararsi ad un evento come questo e che, se non fosse per gli sponsor, dovrebbe pagarsi persino la trasferta di tasca propria.

Qualcuno potrà dire che, senza la visibilità delle competizioni dell’IBJJF, i campioni sono tali perché vincitori di questi stessi eventi che non danno denaro ma fama che potrà essere trasformata in introito.

Benissimo! Sarebbe come chiedere a Valentino Rossi e ai piloti del Motomondiale, o a Roger Federer e ai tennisti dell’ATP di gareggiare gratis, di pagarsi pure le iscrizioni alle gare che tanto se vincono e diventano famosi potranno andare in giro per il mondo a dare seminari e avere scuole frequentate da centinaia di allievi disposti a pagarli per ricevere i loro preziosi consigli.

Gli atleti dovrebbero fare gli atleti, non i manager, non gli insegnanti.

Come già detto inoltre, anche un amatore ha la possibilità di iscriversi ad una qualsiasi gara IBJJF in giro per il mondo, e avere il privilegio di combattere contro un professionista.

E il professionista, suo malgrado, può trovarsi a dover combattere contro dei perfetti sconosciuti col rischio di infortunarsi per la scarsa esperienza dei propri avversari e ad affrontare poule con 50 iscritti.

All’ultimo Europeo di Lisbona si è raggiunto il record di 3000 iscritti. Ad una media di 100€ per l’iscrizione, fate voi i calcoli.

In ogni caso, parliamo di Jiu-Jitsu che è meglio!

La parte del leone l’ha fatta appunto Buchecha che, comunque, non ha stravinto finalizzando i suoi avversari o surclassandoli con punteggi tennistici.

Anzi, in più di un occasione, ha vinto grazie ai vantaggi e ad una strategia di gara sempre attenta e lucida.

Grande assente di questa edizione sicuramente è stato Rodolfo Vieira che solo il giorno prima della gara ha dato forfait per un infortunio non risolto alla schiena procuratosi in allenamento. Anch’egli si sta preparando per l’esordio nelle MMA.

Grande risonanza ha avuto la vittoria di Mackenzie Dern, vincitrice della categoria fino a 55 Kg, che nell’assoluto ha battuto in semifinale Gabi Garcia, vincitrice della categoria oltre i 75 kg, in un match che sinceramente lascia non pochi dubbi sull’arbitraggio. In ogni caso la Dern è una campionessa con una classe cristallina che in finale dell’assoluto ha dominato nettamente un’avversaria al limite dei 75kg.

Complimenti a lei e al suo paparino, il grande Megaton, che sarà sicuramente orgoglioso dalla sua bambina.

Altra sorpresa è, nella categoria maschile fino a 65kg, non la vittoria bensì la sconfitta del favoritissimo Joao Myiao che, al primo turno, ha perso contro un caparbio Gilson Nunes che ha battuto il campionissimo sul suo stesso terreno, ovvero stare seduto tutto il tempo facendo prese alle gambe, che al sottoscritto risultano ancora incomprensibili, per sfruttare negli ultimi secondi un vantaggio. Brutto match ma che ha sancito l’uscita di scena del grande favorito di questa categoria.

Categoria poi vinta da Gianni Grippo che, dopo il titolo nel Panamericano, vince anche il World Pro.

Degno di nota l’exploit di Victor Estima che batte nientepopodimeno che Cornelius nei quarti di categoria, la 85kg, e che sfiora l’impresa contro Leandro Lo in finale perdendo solo negli ultimi secondi del match. Finalmente Victor può essere considerato non solo il fratello meno bravo di, ma un grande lottatore al pari di tanti altri campioni.

Magro bottino per l’Atos, che solitamente fa incetta di medaglie, e che si deve accontentare solo del piazzamento di Cornelius nell’assoluto, battuto in semifinale da Trans.

Le giornate storte capitano a tutti.

Vi posto solo gli HL delle più belle sweep del campionato, per tutti i match basta andare sul tubo e digitare WPJJC 2015 e vi guardate quello che volete.

Vi consiglio: Estima vs Lo e Cornelius, Felipe Pena vs Sousa, Cornelius vs Trans, Buchecha vs Lo e Lepri vs Rollo.

Abu Dhabi Jiu Jitsu Worlds – 2015 – Best Sweeps https://youtu.be/B01o_A7ppHE

Venendo alle cronache della nostra Accademia sono state settimane incentrate sulla preparazione al Torino Challenge di sabato 2 marzo.

Tanti lavori specifici, tanti drills e tanto sparring.

Sono molto soddisfatto per come andata la preparazione e son sicuro che tutti daranno il massimo.

Un anticipazione per sabato 9 maggio quando sarà nostro ospite a Varese un mio caro amico di vecchia data, Martino Moroldo da Udine, che presenterà un seminario di Lotta Libera con un Set-Up specifico per il Grappling.

Quindi lotta in piedi ma anche posizioni a terra.

Secondo me una cosa fighissima a cui non si deve mancare.

E domenica mattina a Besozzo, per chi vorrà, Open Mat No GI sempre con Martino per mettere in pratica quanto imparato.

Seguiranno ulteriori informazioni.

Ci vediamo sul Tatami!

DIARIO DI BORDO – EDIZIONE STRAORDINARIA: “UNA VOLTA QUI ERA TUTTA CAMPAGNA!”

by breeze

Iniziare a scrivere questo articolo, usando un luogo comune nel titolo, mi da ampio margine di manovra per scrivere a mia volta un po’ di banalità che, in questo periodo, mi hanno fatto e mi fanno riflettere.

Mi riferisco in primo luogo a l’eterna lotta, mi sembra scontato, tra il Jiu-Jitsu che viene definito “Old School” e quello che invece viene chiamato, forse un po’ troppo genericamente “modern Jiu-Jitsu”.

Mi pongo spesso delle domande in merito a questa cosa.

In particolare mi chiedo spesso quando una tecnica o un modo di allenarsi, passa il confine tra moderno e vecchio.

Faccio un esempio che spero possa essere più chiaro: Marcelo Garcia, grandissimo lottatore di un recente passato, grande innovatore a cui viene attribuita, tra le altre cose, la X-guard.

Pluricampione mondiale con e senza Kimono, oggi insegnante di giovani talenti, tra cui Gianni Grippo e Marcus Tinoco.

Oggi Marcelinho è Modern o Old?

Questo video risale al 1980 durante una competizione di Judo in Giappone.

Altra elucubrazione mentale: quando questi due mondi entrano in contatto cosa succede?

Il cinquantenne Megaton Dias, altra leggenda del JJ e padre della fortissima Mackenzie Dern, affronta il ventenne Joao Miyao.

o Miyao vs Wellington Dias https://youtu.be/5ZWYok0EKug

Megaton perde per i suoi 30 anni in più o perché Miyao è tecnicamente superiore?

Vista da un’altra angolazione: Joao Miyao vince senza dare il 100% del suo enorme potenziale per rispetto della leggenda che ha di fronte?

Altra lotta intestina, nel mondo del JJ, è tra i sostenitori dell’autodifesa e gli agonisti più spregiudicati che sfruttano un regolamento di gara cavilloso e interpetabile a seconda delle situazioni.

Gracie Jiu Jitsu Self Defense Demo https://youtu.be/j28Hp0ADafM

Questa è l’autodifesa codificata da Helio Gracie e che, secondo il suo pensiero, andrebbe insegnata obbligatoriamente in tutte le scuole di JJ.

In questo bellissimo HL tutta la passione, la forza, la sofferenza e la gioia dei più forti agonisti del pianeta.

Stuart Cooper’s ADCC 2013 Highlight https://youtu.be/aP8GDkfzBEk

Vorrei chiudere con la domanda delle domande:

Era più forte Pelè o Maradona?

DIARIO DI BORDO – “CI SONO UN BRASILIANO UN AMERICANO ED UN ITALIANO…”

by breeze

Finalmente riesco a scrivere un resoconto del soggiorno di Felipe Costa in Italia.

Devo ammettere che è stato veramente estenuante dover gestire seminari, trasferimenti, ospitalità e persino un apprezzatissima gita turistica nella bellissima Firenze.

Felipe, ed anche il buon David che lo ha accompagnato, è rimasto davvero entusiasta di tutto.

Dall’accoglienza alla disponibilità delle persone, dalla bellezza del nostro paese alle squisitezze della nostra cucina.

Per certi tratti mi sembrava di vivere dentro una barzelletta del tipo: “ci sono un brasiliano, un americano ed un italiano…in giro per l’Italia a fare Jiu-Jitsu e a rimpinzarsi di pasta, pizza e gelati”.

Vi assicuro che, aldilà di qualsiasi scontato luogo comune, questo era il programma delle nostre giornate.

Nulla di scontato, invece, nell’ espressione di stupore dei nostri due ospiti nel vedere la facciata del Duomo di Firenze o di quella di Milano.

Nel vedere quanta bellezza nelle strade del centro di queste città, aggiungo anche Genova visitata velocemente, e a quante tipicità l’Italia può offrire sotto ogni aspetto.

Come detto mi sembra scontato parlare sempre di arte, cucina, moda.

Ma voglio parlare del camminare tra i vicoli, fare una foto ad un antico negozio da ciabattino, bere un caffè e mangiare un dolce alle mandorle in una pasticceria fondata nel 1732, fotografare persino un cavolo romanesco come se fosse un’opera d’arte, che in effetti è!

Devo dire che tutto questo mi ha fatto riflettere su quanto siamo scontati noi, e non le cose che ci circondano.

Adesso basta cavoli miei e parliamo di Jiu-Jitsu!

Nel seminario tenuto a Varese, Felipe, partendo da un concetto base di guardia ha spiegato quanto sia importante mettere in una condizione di non-confort il proprio avversario.

Questo ci permette di iniziare una tecnica, qualunque essa sia, con il vantaggio di poter sfruttare appunto la condizione non comoda del nostro opponente.

Nello specifico e semplificando, se l’avversario ci controlla totalmente lavorando dal suo lato destro perché accanirsi a voler passare ad ogni costo da quel lato quando, forse, portandolo sulla sinistra posso trovarlo impreparato e sorprenderlo? Se poi non succede posso nuovamente cambiare e tentare un altro approccio e comunque finché non ci provo non lo potrò mai sapere.

Alla fine non è mancata la parte del rolling e, chi ha lottato con Felipe, avrà sicuramente sperimentato questo concetto, che lo ha reso famoso, del minimo sforzo e massima resa.

Ringrazio l’amico e collega Professor Juan Neves per aver partecipato ed aver portato alcuni suoi bravissimi atleti al seminario.

Alla domenica, di buon ora, siamo partiti alla volta di Casale Monferrato ospiti di Professor Sandro Spampinato e del suo Team, che ovviamente ringrazio di cuore.

Per l’occasione Felipe ha mostrato il lavoro dalla guardia proponendo diverse soluzioni per sbilanciare l’avversario per poi, a seconda della sua reazione, attaccarlo con l’intento di rovesciarlo passandogli simultaneamente la guardia o andando per la presa alla schiena in quello che è, di fatto, il suo caratteristico gioco e che gli ha permesso di vincere tanto nella sua carriera agonistica.

Ancora una volta ha rimarcato l’importanza di capire il concetto e non la singola tecnica o dettaglio.

Al lunedì sera, di ritorno da Firenze, tappa a Genova dagli amici Professor Andrea Cocco e Lorenzo Pozzolo.

Da precisa richiesta loro Felipe ha mostrato il Leg Drag e relativa presa della schiena.

Due ore di tecnica pura adatta ad una platea di grado avanzato.

In ogni caso, non avevo dubbi, Felipe ha impressionato per l’accuratezza nello spiegare dettagli che appunto non sono sempre alla portata di tutti.

Non poteva mancare alla fine una fantastica focaccia di Recco che Felipe e David, ma anche il sottoscritto, hanno divorato tra i vari gemiti ed “Oh my God” a profusione.

Martedì ancora nella nostra Accademia di Varese per un approccio davvero singolare che, io in prima persona, non avevo mai visto.

Dalla mezza guardia anziché attaccare l’avversario in Underhook, cosa che fanno tutti me compreso per cercare il raspage o la presa della schiena, cambiare lato attaccando la gamba lontana e, passando per la Turtle, rovesciare l’opponente con una semplicità che mi è venuta voglia di pigliarmi a schiaffi da solo esclamando perché non ci abbia mai pensato.

Abbiamo chiuso il tour europeo di Felipe mercoledì mattina, nella sede di Besozzo, con pochi fortunati che hanno avuto modo di vedere la sequenza mostrata nel seminario di Casale Monferrato e di un ultimo rolling tecnico.

Tutte le tecniche che Felipe ha mostrato in Italia le potete trovare sulla sua Accademia On-Line all’indirizzo http://www.brazilianblackbelt.comche raccomando di visitare.

Di questa esperienza mi rimane davvero tanto: la tecnica che vince sulla forza; la semplicità di una persona che conosce il prezzo che c’è da pagare per essere e continuare ad essere tra i migliori al mondo; l’amicizia di una persona che mi ha insegnato che l’umiltà è la nostra migliore compagna di allenamento.

Per chiudere, avvalorando quanto detto sull’umiltà, è notizia di oggi che Felipe parteciperà al camp pre-Panamericano, ed ovviamente alla competizione, organizzato dall’amico e compagno di Team Caio Terra, un tempo allievo suo e di Comprido, e che ora tanto ha da insegnare ai suoi Maestri.

Come sempre,

GO BRASA!!!

DIARIO DI BORDO – “FELIPE COSTA ITALIAN TOUR”

by breeze

Avendo appurato di non essere costante nello scrivere settimanalmente, questa rubrica cambia nome.

O meglio il nome rimane lo stesso, ma anziché numerare gli articoli con l’incedere delle settimane, il titolo verrà scelto a seconda dell’occasione.

Quando ci sarà un evento in particolare, una gara, o sostanzialmente quando avrò delle riflessioni da fare che riguardino la nostra Scuola, sceglierò un titolo Ad Hoc.

Il primo nuovo titolo mi sembra scontato dedicarlo alla tournee in Italia di Felipe Costa, mio attuale insegnante, che da sabato sarà nel nostro paese per una vero e proprio tour che toccherà diverse località.

Comincio col dire, per chi non lo sapesse ancora, che proprio ieri Felipe ha conquistato il titolo europeo in quel di Lisbona battendo nettamente i suoi tre avversari ma, soprattutto, sconfiggendo un 2014 alquanto difficile e problematico costellato di infortuni, uno anche serio alla schiena, e da vicissitudini familiari che purtroppo, inesorabilmente, toccano ognuno di noi.

Spero che questa bellissima vittoria contribuisca ad esorcizzare la sfortuna che l’ha accompagnato lo scorso anno.

Ad affiancare Felipe ci sarà una sua cintura nera statunitense, David Corrigan, che con la sua presenza ed esperienza contribuirà ad arricchire questo tour.

Il programma ufficiale dei suoi seminari sarà il seguente:

Sabato alla Palestra Skorpions di Varese seminario di tre ore dalle 14 alle 17.

A seguire si può organizzare un aperitivo o una pizzata tutti insieme. Niente di ufficiale, possiamo decidere al momento cosa fare, anche perché non possiamo festeggiare fino a tarda notte in quanto, domenica mattina, si parte presto per Casale Monferrato, ospiti del Professor Sandro Spampinato, per un altro seminario di tre ore.

Lunedì sera, dopo aver trascorso una giornata da turisti a Firenze, saremo a Genova ospiti del Professor Andrea Cocco, per una lezione di gruppo di due ore.

Ovviamente non mancherò di far assaggiare la focaccia ligure a Felipe e David che sicuramente apprezzeranno.

Chiudiamo martedì sera sempre allo Skorpions con una lezione di due ore.

Forse ci sarà la possibilità mercoledì pomeriggio di organizzare un qualcosa ancora che, purtroppo al momento, non posso assicurarvi.

L’idea era di fare una sorta di lezione aperta ai soli istruttori ed agonisti sfruttando a pieno l’esperienza di un grande campione.

Sono molto felice che conoscerete Felipe che, tranne che per la taglia, è un grande in tutto.

Nell’agonismo, nell’insegnamento e, umanamente, è di una generosità disarmante.

Raccomando, a chi non l’avesse già fatto, di confermare la propria presenza ai seminari in quanto saremo veramente in tanti e non vorrei che qualcuno rimanesse escluso.

SEE YOU ON THE MAT!

DIARIO DI BORDO – 2014 –

by breeze

Senza ombra di dubbio è stato un anno soddisfacente sotto molti aspetti:

gli iscritti aumentano regolarmente, il livello tecnico globale cresce, i risultati agonistici non mancano.

Abbiamo avuto ospiti diversi insegnanti ed agonisti di altre accademie durante tutto l’arco dell’anno che ci hanno insegnato, ispirato, a volte anche deluso.

L’importante per me è conservare questo spirito di apertura nei confronti di tutti.

Sempre coerenti con le scelte della scuola di cui si fa parte certo, ma sempre e comunque aperti e “ricettivi” a quello che accade fuori dalle nostre quattro mura.

Quindi vi chiedo la massima trasparenza nell’andare ad allenarvi in altre accademie, ovviamente chiedendovelo per favore e senza imposizioni.

A questo proposito vi chiedo anche di non venire agli allenamenti con il logo o le magliette di qualche altra scuola, a meno che non ne facciate veramente parte.

Trovo singolare che alcuni di voi non posseggano nemmeno il nostro patch o le nostre T-shirt, ma che abbiano il corredo completo di chicchessia da sfoggiare ad ogni singola occasione.

Come detto sopra potete allenarvi con chi volete e, in quell’occasione sarebbe bello che lo faceste col nostro logo sul Gi.

Potete trovarvi anche tra di voi per un sano rolling o per drillare su una tecnica che magari non avete ancora ben assimilato ma, sempre per favore, non pensate che chiudendovi in un garage e seguendo gli insegnamenti di Mestre Youtube possiate progredire.

Io vedo solo una cosa, le persone che: non perdono una lezione, provano le tecniche che vengono insegnate in palestra, sperimentano nel rolling posizioni scomode, rischiano di perdere ai punti e spesso vengono finalizzati in allenamento, sono quelle che quando vanno in gara portano a casa le medaglie.

Pura coincidenza? Non credo.

Comunicate ai vostri insegnanti quali sono le gare a cui intendete partecipare, magari con qualche settimana d’anticipo.

Loro sapranno indicarvi la preparazione migliore per arrivare pronti e motivati a dovere.

Adesso avete l’imbarazzo della scelta, ogni weekend c’è una gara con o senza Kimono da qualche parte.

Quando gareggiavamo io e Lucone, nella migliore delle ipotesi, bisognava andare come minimo in Francia e di gare ce n’erano due all’anno!

Avete a disposizione tre palestre per potervi allenare praticamente ogni giorno.

Abbiamo la possibilità, già da subito, di inserire un allenamento solo per agonisti ed istruttori il lunedì dalle 18.30 alle 19.30 a Besozzo.

Fatemi sapere se è di vostro gradimento questa iniziativa.

Nel 2015 già si sono delineati diversi appuntamenti, agonistici e non, al quale certamente non mancheremo.

Sarebbe bello poter stilare un calendario, insieme, di gare od eventi ai quali intendiamo partecipare.

Si accettano quindi proposte da tutti gli interessati.

Non è escluso che, come associazione sportiva, alcuni costi possano essere coperti da noi.

Sicuramente l’evento al quale tutti dovranno partecipare sarà, sabato 31 gennaio, il seminario di Felipe Costa.

Al momento sono confermate al 100% le lezioni di sabato dalle 14 alle 17 e quella del martedì 3 febbraio dalle 20 alle 22.

Entrambe le lezioni saranno allo Skorpions.

I costi sono i seguenti:

Sabato € 50, martedì € 30.

Ci sarà la possibilità di avere anche una terza opzione che mi riservo di comunicarvi tra qualche giorno.

Fioretto per il nuovo anno: mi impegno a scrivere più spesso sul blog.

SEE YOU ON THE MAT!

 

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